Come ben sappiamo non esiste una cura alla malattia di Alzheimer. Ma esistono tante soluzioni che possono diminuire la possibilità di svilupparla, apportando delle modifiche al proprio stile di vita. Tra i vari obiettivi, c’è certamente quello di mantenere il cervello “il più giovane possibile”, adottando varie strategie: una dieta salutare, adozione di training di stimolazione cognitiva, riduzione di uno stile di vita poco sano.
ALIMENTAZIONE
Sicuramentetroviamo tra gli aspetti più importanti, quello di bilanciare la propria dieta alimentare, adottando cibi come pesce e verdura, sopratutto quegli alimenti ricchi di vitamine B12, omega 3 e omega 6. Alcuni studi, mettono in luce come la dieta mediterranea possa proteggere dall’Alzheimer, anche se la percentuale risulta essere intorno al 10%, ma è sempre un fattore protettivo molto importante.
Rispetto le varie diete alimentare, ultimamente si è parlato della dieta MIMA DIGIUNO; questa dieta è raccomandata a coloro che hanno meno di 70 anni; si basa su un basso rapporto di calorie all’interno dell’alimentazione da seguire, per la durata di circa una settimana. I vari studi, hanno messo in luce come possa avere benefici sull’intero organismo, sempre pero sotto lo stretto controllo di specialisti. Gli studiosi hanno dimostrato come la dieta MIMA DIGIUNO permetta una rigenerazione cellulare, dando vita ad una specie di ringiovanimento delle stesse. Potete trovare molti articoli online, del dottor Walter Longo, oltre libri nei quali potrete avere informazioni a riguardo.
Sempre rispetto l’alimentazione, si è visto come bevande ricche di zuccheri sarebbe meglio evitarle; al contrario l’uso di caffè (in maniera “moderata”) possa contrastare la malattia di Alzheimer in percentuale di circa 30%. Cosi come il caffè, anche l’olio di cocco fa parte degli alimenti che si classificano tra quelli anti-demenza: nello specifico gli acidi grassi contenuti migliora le funzioni cognitive.
Tra gli altri alimenti definiti anti-alzheimer, troviamo l’olio di oliva (contiene grassi monoinsaturi) e la frutta definita a “guscio” come le noci e le mandorle. Infine, viene congiliato un apporto vitaminico capace di dare sostegno alle cellule del sistema nervoso, tra cui sopratutto gli acidi grassi, alimenti contenente omega 3, vitamine B-E-C-D.
ATTIVITÀ DI STIMOLAZIONE COGNITIVA:
Tra le attività sicuramente “non farmacologiche” anti demenza, c’è quella di mantenere il nostro cervello allenato con attività come la lettura, esercizi sulla memoria, ragionamento e cosi via.
Esistono molti testi che adoperano vari esercizi da svolgere in maniera quotidiana, affinché si possano andare a stimolare le varie funzioni cognitive del nostro cervello.
Per chi addirittura inizia ad avere problemi di memoria, dopo un controllo effettuato da professionisti del settore, esistono veri e propri training di stimolazione cognitiva. Questi si basano su studi di neuro psicologia, che vanno a riabilitare\stimolare in maniera precise le funzioni cognitive deficitarie.
Tutti gli esercizi vengono svolti da psicologi e neuropsicologi specialisti nelle demenze, nello specifico nella riabilitazione neuropsicologica.
ATTIVITA’ SPORTIVA
L’attività sportiva è risaputo essere un toccasana per l’organismo in generale, e non solo per le demenze; ma si è visto come rispetto queste, l’attiva svolta modalità aerobica, migliori le funzioni cognitive di persone affette da demenza.
ALIMENTAZIONE
Sicuramente troviamo tra gli aspetti più importanti, quello di bilanciare la propria dieta alimentare, adottando cibi come pesce e verdura, sopratutto quegli alimenti ricchi di vitamine B12, omega 3 e omega 6. Alcuni studi, mettono in luce come la dieta mediterranea possa proteggere dall’Alzheimer, anche se la percentuale risulta essere intorno al 10%, ma è sempre un fattore protettivo molto importante.
Rispetto le varie diete alimentare, ultimamente si è parlato della dieta MIMA DIGIUNO; questa dieta è raccomandata a coloro che hanno meno di 70 anni; si basa su un basso rapporto di calorie all’interno dell’alimentazione da seguire, per la durata di circa una settimana. I vari studi, hanno messo in luce come possa avere benefici sull’intero organismo, sempre pero sotto lo stretto controllo di specialisti. Gli studiosi hanno dimostrato come la dieta MIMA DIGIUNO permetta una rigenerazione cellulare, dando vita ad una specie di ringiovanimento delle stesse. Potete trovare molti articoli online, del dottor Walter Longo, oltre libri nei quali potrete avere informazioni a riguardo.
Sempre rispetto l’alimentazione, si è visto come bevande ricche di zuccheri sarebbe meglio evitarle; al contrario l’uso di caffè (in maniera “moderata”) possa contrastare la malattia di Alzheimer in percentuale di circa 30%. Cosi come il caffè, anche l’olio di cocco fa parte degli alimenti che si classificano tra quelli anti-demenza: nello specifico gli acidi grassi contenuti migliora le funzioni cognitive.
Tra gli altri alimenti definiti anti-alzheimer, troviamo l’olio di oliva (contiene grassi monoinsaturi) e la frutta definita a “guscio” come le noci e le mandorle. Infine, viene congiliato un apporto vitaminico capace di dare sostegno alle cellule del sistema nervoso, tra cui sopratutto gli acidi grassi, alimenti contenente omega 3, vitamine B-E-C-D.
ATTIVITÀ DI STIMOLAZIONE COGNITIVA:
Tra le attività sicuramente “non farmacologiche” anti demenza, c’è quella di mantenere il nostro cervello allenato con attività come la lettura, esercizi sulla memoria, ragionamento e cosi via.
Esistono molti testi che adoperano vari esercizi da svolgere in maniera quotidiana, affinché si possano andare a stimolare le varie funzioni cognitive del nostro cervello.
Per chi addirittura inizia ad avere problemi di memoria, dopo un controllo effettuato da professionisti del settore, esistono veri e propri training di stimolazione cognitiva. Questi si basano su studi di neuro psicologia, che vanno a riabilitare\stimolare in maniera precise le funzioni cognitive deficitarie.
Tutti gli esercizi vengono svolti da psicologi e neuropsicologi specialisti nelle demenze, nello specifico nella riabilitazione neuropsicologica.
ATTIVITA’ SPORTIVA
L’attività sportiva è risaputo essere un toccasana per l’organismo in generale, e non solo per le demenze; ma si è visto come rispetto queste, l’attiva svolta modalità aerobica, migliori le funzioni cognitive di persone affette da demenza.
Per chi volesse maggiori informazioni vi lascio il link del sito della Federazione Alzheimer Italia